Chiesa Madre San Nicola

La chiesa più importante e più interessante dal punto di vista artistico è sicuramente la Chiesa Madre di San Nicola, che sorge in piazza Marconi nei pressi del castello e di una storica fontana in pietra.

La suddetta chiesa nasce dall’unificazione di due cappelle preesistenti costruite intorno al 1450, dedicate alla Madonna del Rosario e al SS. Redentore.

La chiesa di San Nicola così ottenuta, nel 1785 fu ampliata e totalmente modificata grazie all’intervento del napoletano Arcangelo Staffetta.

L’interno, a pianta quadrata e a tre navate, presenta opere di pregio artistico: innanzitutto l’altare maggiore barocco in pietra levigata grigia, sormontato da una grande corona, che contiene tre nicchie con le statue dell’Immacolata (al centro), di San Giuseppe e di San Francesco di Paola.

Lateralmente, sopra le arcate a tutto sesto poggianti su pilastri in pietra, hanno trovato posto 6 grandi tele che erroneamente erano state attribuite al pittore lucano del 1500 Giovanni di Gregorio detto il Pietrafesa. Le opere, realizzate nel tardo 1700 e dalle tonalità cromatiche piuttosto scure, rappresentano scene bibliche del Nuovo e del Vecchio Testamento.

Sulla parete sinistra: Gesù scaccia i mercanti dal tempio, conversione di san Paolo, diluvio universale.

Sulla parete destra: Gesù discute con i Dottori della legge, battaglia, Eliodoro scacciato dal tempio.

Gli altari laterali sono decorati con stucchi; alcuni contengono statue antiche e di pregevole fattura, come ad asempio Santa Filomena, San Vito, San Nicola; le altre sono piuttosto recenti.

Sul soffitto una grande tela che raffigura la Madonna.

Molto interessante il poderoso campanile rinascimentale del 1400 a base quadrata e a quattro piani, di cui l’ultimo è coperto con calotta sferica.

Chiesa dell'Annunziata

La Chiesa dell’Annunziata, ubicata in Via Roma, costruita in segno di ringraziamento in seguito alla pestilenza che nel 1656 aveva colpito il paese e mietuto numerose vittime, in origine era dedicata a San Rocco, fino al 1800 quando fu costruita una chiesa più grande (attualmente sconsacrata) dedicata al santo protettore contro la peste.

Di conseguenza la piccolissima cappella fu dedicata all’Annunziata, e la statua della Madonna collocata sull’altare. Questa cappella originaria, a cui fu aggiunto un corpo di fabbrica per creare la navata (lineare e senza ornamenti), delimitata da un arco, è dotata di volta a crociera con decorazioni a motivi floreali dipinti, e di un altare abbellito da colonne, teste angeliche ed elementi vegetali.

Chiesa di Santa Lucia

La chiesa extraurbana di Santa Lucia, situata in aperta campagna, si caratterizza per la sobrietà delle linee architettoniche. All’interno, ad unica navata, l’altare maggiore con le statue di Santa Lucia, della Madonna del Carmine e di Santa Maria Goretti.

Unico elemento artistico, antico e di pregio è un altorilievo a colori che rappresenta la Madonna del Latte, con manto azzurro, abito bianco con stelle, corona sul capo e Gesù bambino in braccio.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

La Madonna del Latte si venera soprattutto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, ubicata in contrada Santa Maria, edificata sul finire del 1800 sulle rovine di un tempio pagano in cui si venerava la Dea della fertilità.

La statua della Madonna si trova nella nicchia centrale dell’altare maggiore in pietra, affiancata dalle statue di San Vito e San Donato.

La devozione dei salviani ma soprattutto delle donne in attesa verso la Madonna del Latte si ricollega a un rito pagano del passato, quando le gestanti si propiziavano la dea della fertilità consumando i tagliolini con il latte, piatto che continua ad essere preparato il giorno dell’Ascensione, che coincide a Savoia con la festività della madonna del Latte.

Altro elemento tradizionale e leggendario, è il fatto che in processione viene trasportata non la statua ma la centa, ovvero una composizione artistica di candele e nastri fissati su un’impalcatura di legno. Questo perché la statua assolutamente deve rimanere in Chiesa: si racconta che l’unica volta che è uscita, il cielo si è oscurato e la terra ha cominciato a tremare.

Si ringrazia Chiara Ponte per la stesura del materiale storico, foto Ivan Cavallo